Vista dai colli del Partenone o del Licabetto, Atene è un mare bianco argenteo di case di pochi piani, frutto di una serie di demolizioni e ricostruzioni avvenute in seguito al boom demografico di metà anni ’50. A pagare le conseguenze dell’improvvisa espansione della città furono soprattutto i palazzi neoclassici e art-deco che fino a quel momento ne avevano caratterizzato il paesaggio, ma non furono risparmiati edifici più antichi.
Agia Dynami, in via Mitropoleos, è una chiesetta ortodossa del sedicesimo secolo. Quando si pensò di abbatterla, per far spazio al nuovo palazzo del Ministero dell’Istruzione e della Religione, la diocesi si oppose con forza. Nonostante le lunghe trattative, non si riuscì a trovare un accordo e il governo decise semplicemente di costruirgli attorno. L’edificio che in passato sorgeva al posto della chiesetta non era stato trattato con lo stesso riguardo. Alcune antiche iscrizioni ritrovate al suo interno, suggeriscono che Agia Dynami sia stata eretta al posto di un tempietto dedicato a Eracle.
Per approfondire:
Michael Llewellyn Smith. Athens: A Cultural and Literary History. Signal Books, 2004.