Le piante hanno una memoria?
A quanto pare si, secondo gli studi della professoressa Monica Gagliano dell’Università di Firenze. In alcuni test, la studiosa ha fatto cadere della schiuma su una mimosa pudica, le cui foglie hanno la caratteristica di chiudersi su se stesse, appena vengono toccate. Dopo aver reagito allo stimolo diverse volte, la pianta ha smesso di chiudersi perché ha capito che la schiuma non era dannosa. Quando l’esperimento è stato ripetuto a distanza di un mese, le foglie della mimosa pudica continuavano a non reagire, ma soltanto se veniva utilizzata la schiuma. Questo ha fatto supporre che le piante possano, in qualche modo, immagazzinare informazioni per riutilizzarle in seguito. In un articolo pubblicato su Science Advances, il biologo vegetale molecolare Peter Crisp interpreta questo risultato secondo un altro punto di vista. Più che ricordare, la mimosa pudica ha imparato a dimenticare lo stimolo. In questo modo, risparmia energia, evitando di reagire a qualcosa che non rappresenta un pericolo.
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