Molti incidenti sono soltanto spiacevoli, altri invece possono trasformarsi in sorprese inaspettate, come quello accaduto alla Flakall Corporation all’inizio degli anni ’30.
L’azienda americana aveva da poco brevettato un macchinario per macinare il mais e renderlo più digeribile agli animali. Una conseguenza di questa lavorazione era la produzione di residui di granturco talmente minuti da intasare la macchina o comprometterne la funzionalità. Per evitare che ciò accadesse, di tanto in tanto gli operai introducevano nel macinatoio dei chicchi bagnati, così da ottenere un impasto in grado di trascinare via con sé le impurità. Quando però il composto entrava in contatto col alcune componenti riscaldate dell’impianto, si gonfiava, quasi come un popcorn, e diventava leggero e croccante.
In fondo si trattava soltanto di acqua e granturco, pensò un dipendente dell’azienda, quindi perché non assaggiarlo? E infatti scoprì che il sapore non era affatto male, anzi era un ottimo spuntino. Per la Flakall, ciò che fino ad allora era stato soltanto un “difetto di progettazione” si trasformò in un’opportunità.
Per evitare di essere riconosciuta come “quella che prima produceva mangimi per animali”, l’azienda cambiò nome in Adams Corporation e brevettò una nuova versione del macchinario, appositamente modificato per realizzare il gustoso snack: erano nati i “cornetti di mais”. Bisognerà però aspettare gli anni ’50 perché un concorrente della Adams Corporation inventasse la variante più conosciuta ancora oggi: i cornetti di mais al formaggio.